Base Jumping: come si pratica e in cosa consiste

Il base jumping è una disciplina sportiva estrema che affonda le sue origini agli inizi del ‘900, quando Frederick Law si lanciò dalla statua della Libertà lasciando tutti a bocca aperta. La parola “base” è in realtà, contrariamente a quanto si possa pensare, un acronimo che indica nell’ordine:

  • Buildings (palazzi)
  • Antennas (grandi antenne e torri)
  • Span (ponti)
  • Earth (scogliere o altre alture naturali)

Si tratta di una pratica sportiva in grado di calamitare l’attenzione di tantissimi utenti, e per questo la produzione video al riguardo presente sul web è davvero ampia, ma rimangono comunque in pochi i coraggiosi che hanno la reale volontà di provare una esperienza così unica.

Base Jumping: come si pratica e in cosa consiste

Questa attività prevede lanci da qualsiasi tipo di costruzione che venga ritenuta sufficientemente alta (grattacieli, torri, ponti, grandi antenne) con un solo paracadute a disposizione. Non due paracaduti dunque, così come avviene nel paracadutismo, ed il motivo è puramente pratico: date le altezze relativamente contenute dalle quali ci si lancia (seppur notevoli sono comunque inferiori all’altezza dalla quale si lanciano i paracadutisti) non ci sarebbe il tempo materiale di azionare un secondo paracadute di emergenza, che sarebbe a questo punto perfettamente inutile. Altro pericolo con il quale i base jumpers devono confrontarsi è l’area di atterraggio: a differenza dei paracadutisti infatti, i quali possono avere a disposizione anche tre minuti dall’apertura del paracadute per individuare il luogo perfetto in cui atterrare, i base jumpers hanno pochi secondi per decidere e solitamente le aree di atterraggio sono piuttosto piccole o pericolose se si considera che ci si lancia da grattacieli o torri, ai piedi dei quali vi è il traffico cittadino o altro tipo di impedimento. Ecco il motivo per il quale il base jumping rimane tutt’ora una pratica sportiva che richiede una grande esperienza di paracadutismo ed è “riservato” a pochi e coraggiosi professionisti.

Consigli per praticare il base jumping

Il consiglio è dunque quello di non essere avventati e di non farsi prendere dalla frenesia di tentare il primo lancio senza prima aver acquisito le giuste nozioni e la competenza necessaria. Essere amanti del brivido non è infatti sufficiente per decidere di praticare il base jumping, in quanto non è possibile concedersi la minima possibilità di errore durante il volo. Prima di tutto, chi vuol approcciarsi a questa pratica deve essere un paracadutista esperto con almeno 200-300 lanci al suo attivo. In secondo luogo, un principiante deve prima di ogni altra cosa entrare in contatto con un base jumper esperto e dunque non partire da solo in questa avventura, ma confrontarsi con chi ha già diversi salti alle spalle e può fornire le giuste raccomandazioni. Ascoltare l’esperienza di chi ha già diversi lanci all’attivo può essere molto importante per comprendere se ciò che si vuole sia veramente un lancio ad altissima percentuale di rischio o semplicemente provare una emozione forte.

Dove praticare il base jumping?

Ci sono molti siti da cui si può iniziare a praticare il base jumping italia, e tutti sono più o meno pericolosi e richiedono quindi tutta la concentrazione ed il sangue freddo necessari. Molti praticanti optano per contesti urbani e quindi grandi edifici o grattacieli, ma anche gru situate all’interno di cantieri edili o grandi antenne per il segnale televisivo. Coloro i quali preferiscono invece la tranquillità che i contesti naturalistici sono in grado di offrire, optano per grandi scogliere a strapiombo sul mare o formazioni rocciose che consentono di poter effettuare il lancio come il base jump dolomiti. Ad ogni modo, ancora una volta è importante sottolineare l’importanza di verificare e confrontarsi con i professionisti esperti prima di avventurarsi nel primo lancio.

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