Quella dell’equilibrista è la disciplina più antica ed iconica del circo, forse quella che più delle altre spinge ancora oggi tantissime persone a seguire gli spettacoli circensi. Il funambolo realizza numeri spettacolari che si basano principalmente sul riuscire a governare il baricentro del proprio corpo in qualsiasi posizione ed ovviamente in condizioni estreme. Da solo, in coppia, sui trampoli, su una bici, equilibrismo su corda, su una rola-bola (quella particolare tavola sulla quale i funamboli salgono e che viene sistemata in equilibrio su di un cilindro metallico), con una ruota, a terra o in aria. Ci sono insomma diverse categorie di funambolo, ma tutte hanno un denominatore comune: rischio elevatissimo e una adrenalina pazzesca che viene trasmessa al pubblico!
Significato di funambolo e curiosità sulla sua professione
Di norma si intende per funambolo l’artista o atleta che è in grado di compiere determinati movimenti rimanendo in equilibrio su di una corda sospesa, o camminandovi sopra, con la particolarità che la fune si trova a diversi metri dal suolo e non sempre sotto c’è una rete di protezione. Il termine funambolo significato è dunque legato alle capacità di chi è in grado di compiere determinati virtuosismi impossibili da pensare per qualsiasi altra persona, e questa figura è solitamente associata all’equilibrista del circo dato che è lì che è possibile trovare esempio concreti di quello che è considerato il vero funambolismo. A proposito: Il termine “funambolo” deriva dal latino “funambulus” composto da “funis” che significa corda e “ambulare” che significa camminare, quindi letteralmente “la persona che cammina su un cavo”.
Dotato solitamente di un bilanciere che gli consente di gestire più facilmente il proprio baricentro e quindi di essere più stabile, l’equilibrista circo deve mantenere sempre la massima concentrazione per attraversare la distanza che lo separa da un punto all’altro della fune facendo attenzione a non cadere.
Per garantire la sicurezza, l’equilibrista de circo è talvolta assicurato mediante una cintura di sicurezza o appeso ad una “linea salva vita” che è parallela al cavo sul quale cammina. Può rilasciare a piacimento il bilanciere con una mano, stare su un piede, salutare, inginocchiarsi o sdraiarsi sul filo, in base alle proprie capacità ed in base ai rischi che desidera prendere e alle sensazioni del momento.
Storia degli equilibristi
Le prime notizie in merito le esibizioni equilibristi e giocolieri risalgono addirittura ai tempi degli antichi Egizi: in alcune tombe vennero infatti rinvenuti affreschi raffiguranti uomini e donne nell’atto di eseguire determinati esercizi acrobatici. Ciò fu la conferma che già ai tempi dell’antico Egitto i giocolieri si esibivano, e le loro acrobazie erano particolarmente apprezzate soprattutto dai faraoni, i quali organizzavano più volte nell’arco dell’anno degli appuntamenti e spettacoli nel corso dei quali gli equilibristi avevano modo di esibirsi e di sfidarsi tra loro per dimostrare le proprie abilità.
Sempre grazie alle testimonianze rinvenute su sculture, pitture e manufatti, è stato possibile stabilire che ad esibirsi non erano esclusivamente gli equilibristi, ma anche giocolieri, cavallerizzi e antipodisti. Uno dei numeri più attesi era sicuramente quello della nota piramide umana, che coinvolgeva un gran numero di atleti posti l’uno sopra l’altro.
I romani diedero invece vita ad un gran numero di arene all’interno delle quali si tenevano spettacoli anche di questo tipo, con dei giochi che coinvolgevano in maniera particolare il pubblico per via del’alto livello di rischio corso dagli equilibristi nonché per via della spettacolarità delle loro esibizioni. Gli imperatori dell’antica Roma erano così affascinati da tali esibizioni che erano soliti organizzare manifestazioni di questo tipo all’interno dei loro giardini privati, invitando il maggior numero possibile di persone così da testimoniare la propria grandezza e magnificenza.