Se si decide di portare il proprio animale in viaggio, è bene conoscere tutti gli accorgimenti e i consigli del Ministero della salute per viaggiare con gli animali. Ecco cosa c’è da sapere.
Al giorno d’oggi, viaggiare con gli animali non è più un problema. Di seguito alcuni consigli, idee e suggerimenti per viaggiare con tranquillità con il proprio amico a quattro zampe.
Aereo: ecco come viaggiare con gli animali
In genere, quasi tutte le compagnie aeree consentono di viaggiare in compagnia degli animali. Per un buon trasporto dei medesimi, però, è bene seguire determinate regole per l’accesso a bordo che possono riguardare la dimensione del trasportino o il numero di animali. Di solito, i cani di grande taglia vengono trasportati all’interno della stiva in apposite gabbie rinforzate. Il trasportino deve garantire la massima comodità all’animale, presentandosi come ben resistente e impermeabile. Inoltre, non è necessario che l’animale abbia museruola o guinzaglio. Prima del viaggio in aereo, è bene assicurarsi tramite un veterinario che l’animale sia in buono stato di salute per viaggiare e, se si considera necessario, è possibile somministrargli dei tranquillanti. Infine, nel caso in cui il volo in questione prevede scali, è bene assicurarsi sulle condizioni di transito dei Paesi in questione, per evitare che l’animale resti bloccato per dei controlli sanitari.
Treno: ecco come viaggiare con gli animali
La compagnia Trenitalia consente di l’accesso e il trasporto di animali. Nello specifico, è possibile viaggiare in compagnia di cani e gatti, indipendentemente dalla taglia, e di altri piccoli animali domestici. Nelle aree ristorazione e bar, però, non è consentito l’accesso agli animali. Inoltre, anche su Italotreno è possibile trasportare cani, gatti e animali domestici da compagnia.
Nave e traghetto: ecco come viaggiare con gli animali
In genere, sono diverse le compagnie di navigazione che consentono il trasporto di animali. Di base, però, è bene informarsi prima sul rispettivo regolamento della compagnia sulla possibilità di portare l’animale nella zona cabine. Infatti, è possibile che venga richiesto un certificato rilasciato dal medico o, magari, un documento di identità. Per quanto riguarda il trasportino, così come per l’aereo, questo deve essere comodo, aerato e ben resistente.
Automobile: ecco come viaggiare con gli animali
In genere, viaggiare con il proprio animale in automobile è possibile. Di base, però, è bene seguire alcuni piccoli accorgimenti per evitare difficoltà nel viaggio. Tra questi:
- prima di un viaggio lungo, abituare l’animale a piccoli spostamenti in automobile. Questo consentirà all’animale di abituarsi in modo graduale;
- essere muniti di ciotola per l’acqua e un asciugamano per le esigenze dell’animale;
- essere muniti di un gioco o un oggetto che sia familiare agli occhi dell’animale;
- fermarsi in modo regolare durante il tragitto, evitando viaggi diretti e senza soste;
- guidare in modo costante, senza accelerazioni e frenate brusche. Una guida poco equilibrata può causare mal d’auto, soprattutto se si tratta di cuccioli di animale.
- non viaggiare durante le ore troppo calde;
- limitare l’uso dell’area condizionata per evitare sbalzi di temperatura;
- tenere il finestrino un po’ aperto per una buona aerazione;
- dopo essere arrivati a destinazione, una buona idea è quella di portare l’animale a fare una passeggiata, così da sgranchire i muscoli e ridurre lo stress.
Il passaporto per animali: cos’è e come funziona?
Il passaporto italiano per animali è un vero e proprio documento rilasciato dai servizi veterinari sotto richiesta del proprietario. Per il trasporto all’interno dei Paesi dell’Unione Europea, infatti, è previsto che l’animali sia provvisto di un elemento identificativo che può essere:
- un tatuaggio, se questo è stato apposto prima del 03 luglio 2011;
- un sistema elettronico di identificazione, che può essere un microchip o un trasponditore;
- uno specifico passaporto.
Il passaporto, stilato in una delle lingue ufficiali dello Stato, deve contenere le dovute informazioni su: dati anagrafici, elenco delle vaccinazioni, delle visite mediche e di determinati trattamenti contro l’echinococco multilocularis. La vaccinazione alla rabbia è considerata obbligatoria. Infine, in diversi Paesi dell’Unione Europea, tutte le razze considerate di base pericolose, non sono ammesse.
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