5 buoni motivi per andare a Zanzibar

Decidere di partire per Zanzibar è piuttosto impegnativo, sia a livello economico che organizzativo. Eppure, è una meta che ogni anno attira un numero sempre più alto di turisti. Questo perché i luoghi visitati ripagano di tutta la fatica e lo stress del pre-partenza. Zanzibar è un luogo unico al mondo, ricco non solo di cultura e di storia, ma anche di paesaggi naturali mozzafiato abitati da animali altrettanto incantevoli.

Per non rimanere nel generico, ecco 5 buoni motivi per iniziare a fare le valigie.

1) Spiagge meravigliose a disposizione in ogni periodo dell’anno

Non si può negare che l’attrattiva principale dell’isola siano le sue coste. Ci sono tantissimi villaggi da sogno a Zanzibar che offrono ogni tipo di comodità e di relax. Stendersi su una di queste spiagge dalla sabbia chiarissima significa staccare dalla quotidianità e concedersi una lunga pausa circondati da bellezze naturali difficili da descrivere.

2) Visitare Stone Town

Per conoscere il cuore di Zanzibar, si deve visitare Stone Town. Oltre a perdersi tra le vie piene di negozi d’artigianato e di mercatini di prodotti locali, si possono visitare diversi luoghi di interesse storico: la Chiesa Anglicana costruita per commemorare il luogo dove si vendevano gli schiavi, il Palazzo delle Meraviglie e le porte caratteristiche della città. Gli appassionati di rock potranno visitare la casa in cui Freddie Mercury visse i primi anni della sua vita.

3) Fare escursioni avventurose

Nell’isola di Zanzibar non manca l’intrattenimento avventuroso. Al mare si può fare snorkelling, diving, kitesurf o windsurf. In alcuni periodi dell’anno si possono avvistare le balene oppure nuotare insieme ai delfini. Chi preferisce la fauna terrestre non può perdersi il safari nella foresta di Jozani dove si potranno ammirare tante specie animali tra cui anche le scimmie Red Colobus.

4) Assaggiare sapori locali

Uno degli aspetti più belli del viaggiare è scoprire i sapori del luogo. L’esperienza gastronomica è d’obbligo in qualsiasi paese in cui si va. Zanzibar non fa eccezione. I piatti da provare sono due: il biryani, riso speziato servito con carne o pesce, e il riso pilau. Molto popolari sono anche i frutti di mare, la carne alla griglia, il riso al cocco e la zuppa di ceci. Da assaggiare assolutamente la frutta, molto abbondante sull’isola: noci di cocco, guaiave e manghi sono assolutamente gustosi.

La cucina di Zanzibar è interessante perché combina diverse tradizioni: da quella africana a quella europea con dentro influenze indiane.

5) Scoprire una realtà multiculturale unica

Il mix che troviamo nelle cucine di Zanzibar si riflette anche nella cultura locale. L’isola, infatti, ha trattenuto quanto di meglio le è arrivato. Dopo essere stata dominata per anni dagli europei e aver attirato tantissimi popoli come centro del commercio del sud del mondo, Zanzibar ha sviluppato una forte multiculturalità che si percepisce immediatamente nella lingua Swahili, nata dall’incontro del Bantu con l’arabo. L’influenza straniera si sente molto anche nella musica tradizionale, la Taarab, che mescola i suoni caratteristici del mondo arabao e indiano con quelli locali.

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