L’arrampicata sul ghiaccio, nota anche come ice climbing o cascate di ghiaccio, è un’interessante disciplina sportiva derivante dall’ideale unione di altre attività da praticare ad alta quota, alpinismo ed arrampicata su tutte.
Com’è facile immaginare scopo di questo sport è quello di scalare dei lastroni di ghiaccio sfruttando arnesi quali la picozza ed i ramponi e dotandosi di tutte le attrezzature di sicurezza e del vestiario tecnico che l’attività richiede.
Chiaramente tentare un percorso del genere non è qualcosa di fattibile per chi non padroneggia efficacemente la tecnica di arrampicata. Spostarsi sul ghiaccio significa in questo caso porsi a faccia a monte ed avanzare sul pendio puntando una picozza nel ghiaccio e contemporaneamente lasciando che i ramponi restino conficcati sul fianco della montagna.
La vecchia tecnica di scavare dei gradini ha in questi anni conosciuto un progressivo oblio dovuto tra l’altro ad una generale evoluzione dell’attrezzatura, nonché all’affermarsi dell’appena citata pratica di lasciare i ramponi conficcati, detta “piolet traction”. Del resto la prassi di scavare dei gradini mal si adattava alle pareti a piombo o strapiombanti, ed era quindi abbastanza limitata e talvolta pericolosa.
Un’altra tecnica, anche in questo caso caduta un po’ in disuso, è la pratica del fianco a monte: è simile a quella della piolet traction ma prevede l’uso di grappette in luogo dei ramponi. Anche in questo caso la tecnica è caduta progressivamente nell’oblio in quanto ritenuta poco adatta ad affrontare pendenze particolarmente impegnative, in nome della sicurezza.
I gradi di difficoltà dell’arrampicata
Affrontare una montagna ghiacciata significa sfidare la natura. Per questo motivo si è ritenuto opportuno negli anni utilizzare delle scale indicative del livello di complessità di una scalata.
La più nota è detta WI, acronimo per Water Ice. Non è raro comunque che l’alpinismo presti a questa disciplina le proprie scale di valutazione e così, tenendo conto della lunghezza e della difficoltà presentata da un dato percorso e della generica esposizione del sentiero, si indicano con F, PD,AD e D tutti quei tratti semplici da attraversare, mentre TD,ED, ed ABO designano una percorrenza non soltanto difficile, ma in alcuni casi addirittura estrema.
L’attrezzatura e l’abbigliamento tecnico
Dato l’elevato coefficiente di rischio, è sconsigliato il praticare questa disciplina senza avvalersi della giusta attrezzatura e vestendo con abbigliamento non tecnico. Il consiglio è poi quello di adottare, per quanto riguarda il vestiario, la tecnica a cipolla, ossia stratificare il proprio equipaggiamento tessile.
L’ideale sarebbe optare per un abbigliamento interamente realizzato in lana o con tessuti sintetici, mai in cotone. Il primo strato di indumenti da indossare, proprio perché a contatto con la pelle, deve necessariamente essere realizzato con abiti traspiranti: magliette rigorosamente a maniche lunghe e calzamaglie sono in tal senso un must. S
egue poi uno strato isolante: vanno bene dei pile o dei piumini e dei pantaloni realizzati nello stesso tessuto di questi ultimi, se le temperature sono davvero proibitive. Segue infine una serie di indumenti impermeabili, pratici, rinforzati e resistenti alle abrasioni. Meglio che essi siano dotati ai lati anche di zip utili per abbassare eventualmente la temperatura corporea. Non devono poi mancare accessori quali il cappello ed i guanti, le scarpe e lo zaino equipaggiato con prodotti anti scottatura e screpolature, bussola, torce, viveri ed accendino.
Per quanto riguarda l’attrezzatura poi sarà bene procurarsi delle viti da ghiaccio, i ramponi, corde ed imbracature, picozze, moschettoni con annesso freno discensore ed un piccolo kit di pronto soccorso.
La preparazione
Non ci si improvvisa certo arrampicatori: un conto è provare per la prima volta a tirare un calcio ad un pallone, un altro è penzolare dalla cima di una montagna. Prima di tentare l’impresa quindi è sempre consigliabile frequentare dei corsi (ne esistono per vari livelli), tenuti da chi ha già grande esperienza nell’effettuare l’arrampicata sul ghiaccio e può trasmettere la propria esperienza, fornendo consigli preziosi nonché una importante esperienza a livello di pratica.